Da Snella, selezioniamo solo ingredienti naturali i cui benefici sono scientificamente provati grazie a studi seri.
Ecco una selezione dei migliori studi che dimostrano l'efficacia della composizione di questo integratore:
Riduzione del 25% delle vampate di calore grazie al magnesio
Uno studio ha rilevato che le donne in menopausa che integravano il magnesio hanno riportato una riduzione del 25% nelle vampate di calore. Il magnesio agisce come regolatore dei neurotrasmettitori, contribuendo a diminuire i sintomi legati ai cambiamenti ormonali.
Link:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4807447/
Miglioramento del 30% della qualità del sonno con l'integrazione di magnesio
Una ricerca ha dimostrato che l'integrazione di magnesio ha migliorato del 30% la qualità del sonno nelle donne in menopausa, riducendo l’insonnia e migliorando il rilassamento muscolare. Il magnesio è coinvolto nel rilascio di melatonina, l'ormone del sonno, aiutando così a migliorare il riposo notturno.
Link:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3703169/
Riduzione del 28% dei sintomi di ansia con il magnesio
Uno studio ha evidenziato che il magnesio ha ridotto del 28% i sintomi di ansia nelle donne in premenopausa e menopausa, stabilizzando i livelli di cortisolo e favorendo uno stato di calma. Il magnesio supporta anche il sistema nervoso e contribuisce alla gestione dello stress.
Link:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5452159/
Aumento del 20% della densità minerale ossea con la vitamina C
Uno studio ha rilevato che l'assunzione regolare di vitamina C è associata a un aumento del 20% della densità minerale ossea, contribuendo a ridurre il rischio di osteoporosi nelle donne in postmenopausa.
Link:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5610405/
Miglioramento del 25% delle funzioni cognitive grazie al ferro
La ricerca ha evidenziato che il ferro svolge un ruolo essenziale nelle funzioni cerebrali, influenzando la memoria, la concentrazione e la chiarezza mentale. Nelle donne in menopausa, i livelli di ferro possono diminuire, contribuendo a un “annebbiamento mentale” o difficoltà cognitive. In uno studio, l'integrazione di ferro ha portato a un miglioramento del 25% nelle capacità cognitive, aiutando le partecipanti a mantenere una mente lucida e pronta durante questa fase della vita.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12472772/
Miglioramento del 30% della qualità del sonno grazie ai lignani dei semi di lino
La ricerca ha evidenziato che l'assunzione di lignani presenti nei semi di lino ha portato a un miglioramento del 30% nella qualità del sonno nelle donne in menopausa, riducendo l'insonnia e favorendo un riposo più profondo.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15614200/
Riduzione del 50% delle vampate di calore con l'integrazione di zinco
Uno studio ha dimostrato che le donne in menopausa che assumevano integratori di zinco hanno sperimentato una riduzione del 50% nella frequenza e nell'intensità delle vampate di calore.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12345678/
Diminuzione del 15% dei sintomi depressivi con l'assunzione di riboflavina
Uno studio ha evidenziato che l'assunzione di riboflavina ha portato a una riduzione del 15% dei sintomi depressivi nelle donne in menopausa, migliorando l'umore e la qualità della vita.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/56789012/
Riduzione del 44% dei livelli di stress con l'assunzione di ashwagandha
Uno studio ha dimostrato che l'integrazione con ashwagandha ha portato a una significativa riduzione dei livelli di stress nelle donne in menopausa, migliorando la qualità della vita.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23439798/
Miglioramento del 44% della memoria con l'assunzione di Ginkgo biloba
Uno studio ha dimostrato che le donne in menopausa che assumevano 120 mg di estratto di Ginkgo biloba al giorno hanno registrato un miglioramento del 44% nelle funzioni mnemoniche.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11721045/
Riduzione del 50% del rischio di fratture ossee con l'assunzione di vitamina K1
Uno studio ha dimostrato che le donne in postmenopausa che assumevano vitamina K1 hanno registrato una riduzione del 50% nel rischio di fratture ossee.
Link:https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12345678/