Davvero l'olio di cocco può far dimagrire? Da qualche anno, esiste una certa ambiguità circa i presunti benefici offerti da quest'olio vegetale.
C'è chi afferma si tratti di un rimedio quasi miracoloso e chi, invece, è pronto a smentire seccamente ogni voce relativa alle sue capacità dimagranti. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo.
L'olio di cocco è una sostanza molto calorica ed estremamente ricca di grassi saturi che va certamente consumata con moderazione, ma che riserva anche parecchi benefici.
Se desideri conoscere le proprietà, i potenziali vantaggi e le modalità d'assunzione dell'olio di cocco per dimagrire, continua a leggere questo articolo!
Cos'è l'olio di cocco?
L'olio di cocco è una sostanza che viene estratta dalla polpa fresca o essiccata della noce di cocco.
Essiccando il seme decorticato si ottiene la copra, che è la materia prima oleaginosa con il più alto contenuto di olio in natura (65-68%). Trattandosi di un prodotto particolarmente resistente all'ossidazione generata dalle alte temperature, viene utilizzato in cucina da centinaia di anni.
L'olio di cocco è un ingrediente tipico del sud-est asiatico, dove è comunemente utilizzato per cucinare ma, soprattutto, per friggere.
Il punto di fumo dipende dalla concentrazione di acidi grassi liberi nel prodotto ed è, quindi, fortemente legato alla bontà del processo di raffinazione cui viene sottoposto.
L'olio di cocco fu introdotto per la prima volta in Gran Bretagna intorno agli inizi del XIX secolo. Soltanto diversi anni dopo cominciò ad essere sfruttato dall'industria alimentare australiana. È una fonte importante di acido laurico e viene largamente impiegato nelle industrie oleochimica, farmaceutica e cosmetica.
L'olio di cocco è un alimento con caratteristiche distintive molto particolari. Innanzitutto, fonde in maniera piuttosto brusca, non appena la temperatura esterna raggiunge i 24°C.
Il suo punto di solidificazione, invece, si attesta intorno ai 15-18°C.
Ciò fa sì che questo prodotto si presenti come un olio laddove fa più caldo e come un burro nelle aree con clima temperato o freddo.
In commercio è possibile trovare anche olio di cocco idrogenato, la cui peculiarità è il punto di fusione più elevato.
Il prodotto, infatti, mantiene il suo stato solido anche a temperature superiori ai 30°C.
La conservabilità di questo ingrediente è davvero notevole: l'olio di cocco non raffinato può resistere per più di 6 mesi (a una temperatura di oltre 24°C) senza irrancidirsi e senza subire alcun danno ossidativo.
Quali sono i benefici per dimagrire dell'olio di cocco?
Fino a qualche anno fa, molti ritenevano si trattasse di un ingrediente di scarsa qualità, considerato anche il suo elevato contenuto di grassi saturi.
Analizzando le caratteristiche nutrizionali del prodotto, infatti, è facile notare come un solo cucchiaino di olio di cocco contenga circa 14 grammi di grassi, 12 dei quali saturi.
Parliamo di un contenuto che farebbe inorridire qualsiasi medico nutrizionista.
In realtà, alcuni studi scientifici hanno dimostrato come si tratti soprattutto di trigliceridi a catena media (MCT), molto diversi dagli acidi grassi a catena lunga.
Gli MCT, infatti, vengono assorbiti facilmente dall'organismo, il quale li converte rapidamente in energia.
Ciò vuol dire che gli MCT vengono trasformati in grasso più difficilmente rispetto ai grassi a catena lunga e che l'olio di cocco non va demonizzato com'è stato fatto fino a poco tempo fa.
Anzi, sostituire parte dei condimenti normalmente utilizzati con dell'olio di cocco vergine di buona qualità, potrebbe addirittura favorire il processo di dimagrimento.
Ma non finisce qui, poiché quest'olio sembrerebbe giovare a chi è affetto da diabete, patologie cardiovascolari, morbo di Crohn, Alzheimer, disturbi della tiroide e stanchezza cronica.
Il suo uso viene consigliato anche a coloro che desiderano potenziare il proprio sistema immunitario.
Quanto detto è vero e provato, nonostante le evidenze scientifiche al riguardo siano ancora piuttosto scarse.
Tornando ai presunti effetti dimagranti dell'olio di cocco, anche questi evidenziati ad alcune ricerche scientifiche ma ancora in attesa di conferme definitive, sarebbero le caratteristiche biochimiche dei grassi a catena media a conferire all'olio di cocco proprietà in grado di supportare particolari regimi dietetici.
Scopriamo il perché.
Vengono trasformati in energia e non accumulati nei depositi di adipe
Una volta ingeriti e digeriti, i grassi a catena media contenuti in grandi quantità all'interno dell'olio di cocco transitano rapidamente verso il fegato.
Quest'ultimo si occupa della loro conversione in energia.
Studi dettagliati hanno dimostrato come la maggior parte dell'acido laurico venga trasportato direttamente al fegato dove viene convertito in energia e altri metaboliti, anziché essere immagazzinato come grasso.
Tra questi metaboliti figurano i corpi chetonici, che possono essere utilizzati come forma immediata di energia dai tessuti extraepatici, quali cervello e cuore.
Sembrerebbero stimolare il metabolismo
I maggiori benefici derivanti dal consumo costante di olio di cocco vergine sono stati riscontrati nei casi di metabolismo lento o di "plateau" del dimagrimento durante una dieta ipocalorica.
Inoltre, pare che l'olio di cocco sia particolarmente efficace durante le diete chetogeniche, essendo in grado di promuovere la chetosi.
Favoriscono la spesa energetica giornaliera
Alcuni studi scientifici affermano come consumando un solo cucchiaio di olio di cocco al giorno (15 grammi) sia possibile incrementare il consumo calorico del 3-5% circa, che corrisponde a 100-150 kcal al giorno.
Tale effetto sarebbe garantito dalle blande capacità termogeniche dei grassi a catena media.
Ottimizzano il processo di dimagrimento e favoriscono l'aumento del colesterolo buono (HDL)
Uno studio del 2017 al quale presero parte 40 donne di mezza età ha dimostrato come un consumo moderato di olio di cocco possa favorire il dimagrimento e il contemporaneo aumento di colesterolo buono (HDL).
Le donne che parteciparono alla ricerca furono divise in due gruppi:
- a coloro che facevano parte del primo gruppo furono somministrati 30 grammi di olio di cocco al giorno
- mentre alle altre 30 grammi di olio di semi.
Le donne di entrambi i gruppi seguivano una dieta a basso apporto calorico ed effettuavano una passeggiata quotidiana.
Al termine dei 28 giorni, le donne appartenenti al primo gruppo avevano ridotto il proprio girovita e incrementato i livelli di colesterolo buono (HDL), mentre tra quelle appartenenti al secondo gruppo fu registrato un calo dell'HDL e un aumento del colesterolo cattivo (LDL).
Riducono efficacemente l'appetito, migliorando la sensazione di sazietà
Alcuni studi hanno dimostrato come gli acidi grassi a catena media, se paragonati ad altre tipologie di grassi, siano in grado di aumentare il senso di pienezza.
Tale effetto potrebbe collegarsi direttamente al metabolismo: i chetoni, infatti, che il fegato tende a produrre in quantità più elevate quando si assume olio di cocco, contribuiscono attivamente alla riduzione dell'appetito.
Quali sono le controindicazioni dell'olio di cocco?
Accanto ai numerosi benefici descritti nel paragrafo precedente, l'olio di cocco presenta anche alcune controindicazioni, legate soprattutto a un uso eccessivo del prodotto o all'ipersensibilità ad uno dei suoi principi.
In particolare, un utilizzo smodato dell'olio di cocco in cucina potrebbe tradursi in un apporto calorico particolarmente elevato.
I grassi contenuti in questa sostanza vanno introdotti con moderazione, soprattutto se si considera il loro elevato apporto energetico (circa 900 kcal per 100 grammi di prodotto).
Non solo: l'olio di cocco andrebbe sempre acquistato nella sua versione biologica (e possibilmente spremuto a freddo), in modo da essere certi che si tratti di un prodotto di elevata qualità.
Infine, è fondamentale acquistare soltanto olio proveniente da coltivazioni sostenibili: la crescente domanda, infatti, ha indotto parecchie aziende a produrne in quantità eccessive ma, soprattutto, a perdere di vista il rispetto per l'ambiente e la sostenibilità.
Come accennato nel paragrafo precedente, l'olio di cocco è una fonte di grassi saturi, la cui assunzione va mantenuta entro certi limiti (secondo le linee guida dell'OMS e del Ministero della Salute italiano è importante che le calorie derivanti dai grassi saturi non superino il 10% del totale quotidiano).
Tale accortezza serve soprattutto ad evitare l'aumento del colesterolo cattivo nel sangue, il quale potrebbe procurare seri danni alla salute cardiovascolare.
Ciò vuol dire che chi è solito assumere olio di cocco dovrebbe evitare, o quanto meno limitare, le altre fonti di grassi saturi, tra cui le fritture, gli snack, i cibi iper-processati, ma anche la carne rossa, gli insaccati, i formaggi grassi, il burro, lo strutto e la margarina.
Pertanto, ha senso consumare olio di cocco per dimagrire soltanto se si segue un'alimentazione sana, che predilige i cibi di origine vegetale e le fonti proteiche magre.
Come si può consumare l'olio di cocco per dimagrire?
Come accennato in precedenza, quando le temperature sono inferiori a 25°C l'olio di cocco si presenta solido, tanto da essere chiamato anche burro di cocco.
Se sei intenzionata ad acquistare dell'olio di cocco per dimagrire, ti consiglio di conservarlo in frigorifero o in altro luogo fresco durante l'estate e all'interno di un barattolo di vetro scuro durante la stagione invernale.
L'olio di cocco viene estratto dalla polpa essiccata della noce di cocco, detta copra, oppure dal frutto ancora fresco.
Tuttavia, l'estrazione dell'olio dalla polpa fresca è sensibilmente più complesso e richiede l'impiego di alcune sostanze specifiche.
L'olio di cocco può essere sottoposto a un processo di sbiancamento o deodorizzazione, dal quale si ottiene un prodotto raffinato e, quindi, di qualità inferiore rispetto all'olio di cocco vergine.
Bisogna sottolineare, però, come i processi appena descritti siano responsabili di un punto di fumo più elevato.
Di conseguenza, chi utilizza l'olio di cocco soprattutto per friggere, dovrebbe preferire il prodotto raffinato.
Al contrario, chi desidera godere dei benefici offerti da questo ingrediente deve optare per un olio di cocco biologico e vergine, ottenuto da palme da cocco su cui non sono stati utilizzati pesticidi o altri fitofarmaci.
In ogni caso, va detto come la scorza legnosa del frutto protegga la polpa interna dalla maggior parte degli agenti chimici usati in agricoltura.
Il consumo giornaliero di un singolo cucchiaio di olio di cocco, che corrisponde a circa 15 grammi, può contribuire alla riduzione del tessuto adiposo in tutte le persone che seguono un'alimentazione ipocalorica o normo-calorica.
Inoltre, se assunto in piccole quantità, l'olio di cocco sembrerebbe migliorare il metabolismo glucidico.
Se hai intenzione di utilizzare questo prodotto e godere appieno dei suoi benefici che, ricordiamo, non sono ancora stati del tutto acclarati dalla scienza, potresti sciogliere un cucchiaino d'olio di cocco in una tazza di tè o di caffè al mattino o alla sera, prima di coricarti.
È possibile usarlo anche all'interno di tisane, frullati, smoothie e bevande fredde, oppure al posto del burro su una fetta di pane integrale.
Trattandosi di un olio in grado di resistere a temperature comprese tra i 180 e i 200°C, può essere utilizzato anche per insaporire alimenti cotti in forno o in padella, in sostituzione di altri condimenti grassi meno adatti alle alte temperature.
Impiegato in questo modo, l'olio di cocco biologico migliorerà ulteriormente le tue preparazioni, garantendo loro il suo inconfondibile sapore esotico. Inoltre, è possibile utilizzarlo nella preparazione di dolci e pan di spagna, in sostituzione del burro, oppure per condire verdure, legumi e pesce al posto dell'olio d'oliva.
La maggior parte delle persone che usa l'olio di cocco per dimagrire è solita addizionarlo alle proprie ricette etniche, tra cui i noodles con pollo, verdure e zenzero, particolarmente saporiti.
L'olio di cocco può rivelarsi un ingrediente utile, soprattutto per chi vuole rafforzare il proprio sistema immunitario e ottimizzare i benefici offerti da una dieta ipocalorica.
Inoltre, parrebbe molto efficace se abbinato a una dieta chetogenica. Sperimentare i benefici dell'olio di cocco è assolutamente lecito, ma va sottolineato ancora una volta quanto sia sconsigliato eccedere con le quantità.
Si tratta, infatti, di un condimento particolarmente calorico e ricco di grassi saturi.
Inoltre, vale la pena sottolineare come gli studi pubblicati finora siano ancora lontani dall'essere definitivi, nonostante le sempre più numerose rassicurazioni provenienti dal mondo della scienza.
Ciò vuol dire che l'olio di cocco può essere tranquillamente introdotto nella propria alimentazione, ma il suo consumo va limitato a non più di 15 grammi al giorno.
Non è un caso se le linee guida dell'OMS consigliano di coprire con i grassi saturi soltanto il 10% dell'apporto calorico giornaliero.
Se desideri dimagrire, sappi che le scorciatoie non esistono. Sebbene sul mercato attuale siano disponibili diversi prodotti e integratori efficaci, le uniche cose che ti permetteranno di migliorare per davvero la tua forma fisica sono l'attività sportiva, un'alimentazione sana ed equilibrata e un deficit calorico costante.
Se hai intenzione di perdere qualche chilo ma le hai provate tutte, rivolgiti a un coach esperto che sappia indicarti la strada migliore per raggiungere il tuo obiettivo!